sabato 28 gennaio 2012

Terza riflessione

 Noi nel mondo
Noi insegnanti dobbiamo essere persone sempre aperte non solo ai problemi della scuola, ma al mondo.
Mi viene da dire sempre in cammino, con orecchie e occhi ben aperti su ciò che  circonda



Ampliare i nostri orizzonti?
Le lezioni pubbliche su Wiziq o la classe nell’aula di Etiting ci hanno sicuramente sollecitato, stimolato a metterci in gioco e a confrontarci con i compagni e non del corso
Le riflessioni su “Etica hacher” e la questione dell’Open Source, la sua filosofia, ci hanno permesso “di sgombrarne il più possibile la mente da una serie di preconcetti che, purtroppo affliggono in modo pervasivo il pensiero comune.”, come dice Andreas
La richiesta, pervenuta da Claude prima e da Andreas dopo, di sottotitolare il video  di Stallman i ci permesso di imparare facendo, senza timore di sbagliare, http://iamarf.org/2012/01/17/tra-video-e-testo-2/#comment-7099


giovedì 26 gennaio 2012

Il mio percorso di Editing multimediale

Ci tenevo tanto a realizzare un video per descrivere questa esperienza, ma non sapevo come fare.
Poi leggendo i post dei compagni più esperti ...


sabato 21 gennaio 2012

Le riflessioni continuano


La nostra blogclasse è un luogo di identità e di memoria che contiene i segni che invitano ad entrare e a partecipare alla vita della comunità stessa.



Infatti le nostre tracce  ci hanno permesso di informare, di documentare, di alimentare il dialogo e lo scambio di esperienze fra tutti noi partecipanti.
Devo dire che mi aveva molto colpito l’intervento di Antonella nel post “ Definiamo meglio come si svolgono le cose” in cui chiedeva ad Andreas “Li dobbiamo seguire tutti, Andreas???
Non credo di avere il tempo e le energie per tener dietro a tutto e a tutti/e!”
 Io avevo appena aperto il mio blog e mi chiedevo come fare per non perdermi nel mare di informazioni e per non essere sopraffatta dalle nostre stesse creature.
Significativa è stata la metafora usata da Samantha nel definire la forza tecnologica come "venti atlantici" da governare per non andare alla deriva, e ancora "le tecnologie hanno senso se consentono all’uomo di umanizzarsi" come sostiene Elena.
Ma tra i flutti appare  Andreas   “Orbene, per iniziare a dare coesione alla blogoclasse, dovete iniziare ad usare i feed RSS (versione in italiano, peggiore) o più correttamente web feed anche se la prima denominazione è quella che va per la maggiore”
Devo essere sincera che prima di allora non avevo mai fatto caso all’icona presente nelle pagine Web, né tanto meno sapevo la sua funzione.
“ Mamma, ma dove vivi?”mi dice mio figlio con aria canzonatoria quando lo faccio partecipe della scoperta.
Mi fa entrare nel suo Google Reader dove mi mostra i feed ai blog e siti che segue che gli permettono di essere aggiornato sui nuovi articoli, suoi nuovi commenti pubblicati, senza dovere visitare manualmente sito per sito con un risparmio di tempo notevole.
Mi viene anche da dire che ciò gli ha permesso di crearsi una specie di spazio personale, legge ciò che lo interessa, risponde, a volte,  riflette , propone
Ma mi vien da dire anche che ci troviamo di fronte a una modalità di aggregazione di persone,  con le loro idee le loro proposte , le loro riflessioni e riprendendo le parole di Pierre Lévy, 1995,  “ Credo che le nuove tecnologie di comunicazione aprano prospettive completamente nuove… Non si accede solo a documenti, a libri, ma anche alle persone. Tutte queste persone vive, organizzate in comunità sono portatrici di sapere. Perciò penso che si possa, che si debba considerare il cyberspazio come il luogo dell’intelligenza collettiva”.
Ma se ciò  rappresenta una connessione, ogni legame deve essere seguito
“ Certo” disse  la volpe. “ Tu , fino ad ora, per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E  non ho bisogno di te. Io sono per te una volpe uguale a centomila altre. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unica al mondo, io sarò per te unica al mondo. A.de Saint-Exupery- Il piccolo principe
La chiave di volta è la cura delle connessioni, lo sviluppo delle relazioni. ( Andreas in Compito IUL 3: usare feed -> non solo blog …), e quale miglior luogo del bar del cyberspazio citato da Gaetano, come l’agorà della città greca dove ci si incontra, ci si ascolta, si comunica.
Ecco il tema dell’ascolto… 
Ascoltare e condividere le emozioni dei compagni di viaggio
Ascoltare e condividere i successi
Accettare l’aiuto dei compagni
I legami ampliano gli orizzonti e si parla anche della preistoria della tecnologia
Ecco la tecnologia, pensando al mio lavoro, condividio questo commento di Andreas
"Tornando alla scuola, io trovo che vi sia grande ipocrisia nella soluzione di bloccare l’accesso al web o a inutilmente ampie parti di esso, e poi sequestrare i telefonini, attraverso i quali i ragazzi fuori dalla scuola navigano ovunque! La scuola deve insegnare a stare al mondo, e l’insegnamento di qualsiasi “disciplina”, dovrebbe in primo luogo insegnare a stare al mondo, il che oggi significa stare al mondo e al suo duale virtuale, che sono due facce della stessa cosa. Se nel mondo, in tutto il mondo, tutti usano il telefonino, allora la scuola deve insegnare a usare il telefonino per avere e fare del bene."
e la  risposta di Laura
Infatti 




e la scuola non lo deve mai dimenticare.
Non facciamo come questa maestra

Dalla copertina di “ La scuola fa male “ di Maurizio Parodi Ed. Libero di scrivere

martedì 17 gennaio 2012

Open Source

La filosofia dell’  Open Source, mi riporta alle parole pronunciate da Levy  “Credo che le nuove tecnologie di comunicazione aprano prospettive completamente nuove. ….… Con Internet non si accede solo a tutti i libri e a tutti i documenti, ma anche alle persone. Tutte queste persone vive, organizzate in comunità sono portatrici di sapere. Perciò penso che si possa, che si debba considerare il cyberspazio come il luogo dell'intelligenza collettiva. ….
….che  è la messa in comune delle capacità mentali, dell'immaginazione, delle competenze che permettono alla gente di collaborare, di lavorare e di apprendere insieme” grazie al confronto che genera miglioramenti.
Infatti, il software libero, da non confondere con gratuito,  lascia il codice sorgente alla disponibilità della “ comunità degli sviluppatori” il cui unico vantaggio è l’attribuzione delle loro scoperte. I programmatori  lo studiano, lo modificano per meglio soddisfare i loro bisogni, collaborano liberamente per giungere ad un prodotto nuovo molto più complesso di quanto potrebbe ottenere una singola persona.
La conoscenza del sorgente, non è un problema banale, perché permette a tutti gli utenti, quindi anche  a quelli che non sono in grado di modificarlo,  di capire cosa c’è dietro alla singola pagina, di capire le scelte; è un atto di libertà. In questo modo usciamo dalle prigioni senza sbarre dei link ideati da altri e ci addentriamo un mondo altro, costruito  da noi  per noi e per gli altri.
La legge Stanca , del 2002, aveva previsto l’istituzione della Commissione per l’utilizzo del Software Open Source nella Pubblica Amministrazione per individuare le possibili soluzioni alternative valutando il rapporto costi/benefici.
Anche il progetto Bambino Autore,Cooperazione e collaborazione in rete,  di cui sia io http://iamarf.org/2011/12/17/il-valore-del-tessuto-delle-relazioni/#comment-6673,sia Stefano http://iamarf.org/2011/12/17/il-valore-del-tessuto-delle-relazioni/#comment-6494 abbiamo parlato in un post del blog di Andreas, oggi come oggi, utilizza una piattaforma Open Source.
All’inizio era stato usato un software proprietario che consentiva la collaborazione in rete. Questa applicazione collaborativa, molto interessante ( FirstClass) non era studiata in modo particolare per gli utenti della scuola primaria e  non essendo  Open Source, non si potevano praticare delle modifiche .  Le classi usavano le conference  per inviare i testi o disegni creati  e il responsabile delle attività pubblicava  i prodotti dei bambini  nel sito “ Prog.Ele” (Progetto Elementare in rete) usando il linguaggio HTML.
Il sito era statico e fungeva da vetrina dei lavori prodotti.
Per questo, negli anni,  per il progetto  si è cercato una soluzione diversa: l’uso  di una piattaforma Open Source “ Spaghetti Learning”, prima e “ Docebo” poi  in italiano.

domenica 8 gennaio 2012

Prime riflessioni

Ovunque andiamo lasciamo tracce






Inizio dell'avventura
 Creazione del  mio quaderno magico: il mio blog
Intreccio di : dialogo, riflessione e comunicazione.
Per:
imparare a raccontarsi,
imparare ad ascoltare,
interpretare le argomentazioni, valutarle,approfondirle o confutarle 


...e il diario della nonna, dove si colloca?

L'avventura continua...
La Blogoclasse e il gioco del gomitolo di lana
Per ora questa immagine