sabato 26 novembre 2011

"Philosophy For Children P4C”.


¨Il progetto vuole portare  i bambini a ragionare, a ricercare, ad essere critici, ad ipotizzare ed essere capaci di vedere oltre al dato oggettivo
¨Non si prefigge linsegnamento della filosofia


Ecco il link
http://gold.indire.it/nuovo/gen/show-s.php?ObjectID=BDP-GOLD00000000002065FD




2 commenti:

  1. Bellissima iniziativa - e ottima risposta a quel che diceva Ken Robinson di un esperimento sul pensiero divergente condottto con bambini della scuola dell'infanzia, poi ripetuto 5 anni dopo, nella sua conferenza "Changing Paradigms" nel 2008 (1). Lui concludeva che la scuola uccide il pensiero divergente/creativo perché è geneticamente programmata per farlo ("It's in the gene pool of education"). Voi dimostrate invece che la scuola lo può incoraggiare. E aggiungerei, in base all'esperienza di mia figlia che ha fatto la scuola dell'infanzia e primaria in un paesino toscano negli anni 80, che in Italia c'è una lunga tradizione in questo senso.


    (1) Vedi versione sottotitolata con trascrizione, da 46:50 a 50:11

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  2. Ritengo che viviamo in una società che da una parte propone e crea modelli basati sull’individualismo, sull’egoismo sociale, sul successo personale… mi sono fatto da solo… dall’altra, nel mondo lavorativo, richiede competenze collaborative.
    I neoassunti, infatti, più che competenze specialistiche (queste se mai saranno le stesse aziende a fornirle ai giovani perché cambiano in continuazione) devono possedere competenze nuove quali la conoscenza dell’inglese in modo da poter sviluppare una trattativa di qualsiasi tipo, ma soprattutto è necessario che sappiano lavorare in team, che sappiano comunicare e relazionarsi con gli altri .
    La complessità della nostra società, quindi, non può essere affrontata utilizzando esclusivamente competenze competitive e competenze individualistiche, ma occorre potenziare le competenze sociali in quanto la spinta del gruppo promuove maggiore motivazione all’apprendimento e maggior coordinamento degli sforzi per raggiungere l’obiettivo prefissato.
    Non è detto che la socializzazione, l’integrazione nel gruppo siano sufficienti a creare lo scambio nei gruppi o fra i gruppi, infatti, il saper vivere con gli altri non è un fatto innato, ma deve essere sviluppato e potenziato e chi meglio della scuola lo può far sperimentare?

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